ELETTRO-ANALGESIA (TENS)

Definizione e Generalità

Molte sono le correnti tradizionalmente utilizzate a fini analgesici (galvanica, diadinamica, interferenziale, ecc.), ultimamente la più usata è la Tens. Il termine TENS identifica l’acronimo inglese Transcutaneus Electrical Nerve Stimulation. Di fatto i TENS sono piccoli elettrostimolatori che generano impulsi elettrici a finalità antalgica.

Effetti

L’azione antalgica delle TENS è sostenuta dall’attivazione di sistemi di inibizione periferica degli stimoli nocicettivi, secondo la teoria del controllo del cancello di Melzack e Wall, nonché sullo stimolo alla produzione e liberazione di oppioidi endogeni, neuropeptidi e neuromediatori.

Modalità di applicazione
  • Gli impulsi possono essere erogati con 2 modalità: alta frequenza e bassa intensità oppure bassa frequenza e alta intensità. In genere viene utilizzata la prima modalità perchè meglio tollerata dal paziente, ma, dal momento che l’analgesia indotta è di breve durata, sono richiesti trattamenti giornalieri prolungati
  • Si utilizzano generalmente elettrodi monouso autoadesivi o riutilizzabili, di piccole dimensioni, applicati secondo la tecnica trasversale, oppure posti sul punto dolente ed in una zona vicina.
Indicazioni
  • Dolore acuto post-operatorio
  • Dolore osteo-artro-muscolare
  • Dolore cronico: radicoliti-nevriti
  • Artrite reumatoide
  • Artrosi
  • Tendiniti-entensiti
  • Fibromialgia
  • Algodistrofia
Controindicazioni/precauzioni
  • Non applicabile su mucose e ferite
  • Pazienti con disturbi della sensibilità
  • Pazienti cardiopatici e portatori di pace maker
  • Sconsigliato l’uso in gravidanza e in zone prossime all’aia cardiaca.
Risorse impiegate
  • Tempo impiego delle attrezzature: 25 min.
  • Tempo di preparazione del paziente: 5 min.

ELETTROSTIMOLAZIONE (ES)

Definizione e Generalità

L’ES è l’applicazione degli effetti eccitomotori della corrente elettrica su una superficie corporea. La variazione rapida di corrente su un nervo determina una depolarizzazione e, di conseguenza, la partenza di un impulso elettrico. Allo stesso modo, la stimolazione su di un muscolo, innescando una depolarizazione di membrana, provoca la contrazione muscolare.

Effetti
  • Trofico: la contrazione, attraverso il catabolismo cellulare che agisce sulle pareti vasali, determina vasodilatazione, quindi migliore nutrizione cellulare.
  • E’ descritto un effetto di attivazione dello “sprouting”  e quindi della crescita assonale
  • “ristoratore” favorisce la riduzione dei fenomeni di inibizione post-traumatica
  • Funzionalmente partecipa alla ristrutturazione della “immagine motoria” alterata
Modalità di applicazione

La corrente eccitatoria viene erogata attraverso elettrodi la cui posizione può essere diversificata a seconda della scelta  di eccitazione:

  • Diretta sul muscolo: gli elettrodi, della larghezza del muscolo, sono posti alle due estremità della parte contrattile (non sul tendine)
  • Del nervo motore del muscolo: l’elettrodo stimolante (circa 1 cm2), negativo, è posto sul punto motore (coincidente con la placca motoria). L’elettrodo positivo (indifferente) è disposto a distanza, sul tragitto del nervo.
  • Del tronco nervoso: per avere una risposta contrattile simultanea di tutti i muscoli innervati da tale tronco.
Indicazioni
  • Paralisi periferica
  • Inibizione post-traumatica
Controindicazioni/precauzioni
  • Attenzione in caso di danno sensitivo
  • Non applicare in zona pericardiaca
  • Portatori di Pacemaker
  • Nei segmenti ossei con mezzi di sintesi metallici
Risorse impiegate
  • Tempo impiego delle attrezzature: 20-25 min (variabile in base al numero e alla dimensioni del muscolo da trattare)
  • Tempo di preparazione del paziente: 5 min.

IONOFORESI (I)

Definizione e Generalità

La I è una metodica che utilizza corrente continua unidirezionale al fine di veicolare attraverso la cute gli ioni attivi di un farmaco disciolti in soluzione acquosa.

Effetti
  • Si ottengono delle concentrazioni relativamente alte di un farmaco nell’area sottostante la cute su cui è applicato l’elettrodo. La concentrazione del principio attivo tuttavia tende a diluirsi rapidamente per effetto della circolazione locale, per cui risulta efficace solo nel trattamento di strutture molto vicine al piano cutaneo e scarsamente irrorate.
  • La corrente a bassa intensità avrebbe un effetto inibitorio diretto sulle fibre nervose di tipo C.
Modalità di applicazione
  • Per eseguire correttamente la terapia è opportuno detergere adeguatamente la cute. Il farmaco viene distribuito su spugnette.
  • Dopo le prime sedute è opportuno verificare l’eventuale insorgenza di reazioni cutanee che possono essere causate da intolleranze farmacologiche o dalla corrente continua.
Indicazioni
  • Tendiniti ed affezioni infiammatorie superficiali in generale;
  • Artrosi, artriti, borsiti ed affezioni post-traumatiche;
Controindicazioni/precauzioni
  • Allergie, idiosincrasie e controindicazioni proprie del farmaco utilizzato
  • Dermatiti, ferite e abrasioni
  • Ipoestesia
  • Vasculopatie
  • Gravi disturbi cardiaci, pace maker
  • Presenza di metallo intratissutale
  • Gravidanza
Risorse impiegate
  • Tempo impiego delle attrezzature: 25 min.
  • Tempo di preparazione del paziente: 5 min.

LASERTERAPIA

Definizione e Generalità

I laser sono dispositivi costruiti con l’intenzione di utilizzare al meglio l’energia erogata. Ciò è possibile sfruttando la capacità del laser di ottenere una luce monocromatica coerente e focalizzata. Infatti, sul pur piccolissimo punto di fuoco di un raggio laser si può raggiungere una temperatura assai elevata.

I laser chirurgici
( CO2, Argon, Rubino) sono ad alta potenza (provocano distruzione o taglio dei tessuti attraverso il processo di evaporazione)

laser fisioterapici
(Elion-Neon, a Semiconduttori, a CO2 defocalizzato) sono a bassa potenza.

Effetti

Comunemente si riscontra un effetto antalgico alle basse frequenze e un effetto biostimolante alle alte frequenze :

  • aumento del flusso ematico con conseguente azione antiflogistica, antiedemigena e stimolante il metabolismo cellulare
  • modificazione della pressione idrostatica intracapillare con riassorbimento dei liquidi interstiziali
  • innalzamento della soglia di percezione del dolore (effetto analgesico);
  • stimolazione del ricambio elettrolitico della cellula con incremento dei processi metabolici;
  • effetto mitogeno;
  • stimolazione della proliferazione dei fibroblasti e precoce incremento nella produzione di collagene nelle ferite.
Modalità di applicazione
  • Detersione dei tessuti da trattare prima di somministrare la laserterapia.
  • Gli effetti terapeutici dei laser sono in diretto rapporto con la loro profondità di penetrazione: sebbene gli effetti indiretti siano stati riscontrati a profondità di 2 cm, il 99% del raggio viene assorbito direttamente dall’epidermide, a circa 0,8 mm.
  • Per quanto concerne i tempi di applicazione, in genere si consigliano pochi minuti, anche per evitare il rischio di sovrastimolazione.
Indicazioni
  • Forme dolorose di varia natura a varia localizzazione.
  • Patologie flogistiche a carico di tendini e tessuti molli (tendiniti, borsiti, entesiti), patologie inserzionali, algie articolari superficiali.
  • Coadiuvante nel trattamento di ulcere e piaghe da decubito.
  • Aderenze cicatriziali
Controindicazioni/precauzioni
  • Gravidanza (controindicazione assoluta).
  • Neoplasie e tumori cutanei
  • L’ambiente dove si effettuano le terapie laser deve essere segnalato, abbondantemente illuminato, con le pareti chiare per favorire una condizione di miosi della pupilla e privo di specchi o superfici riflettenti. In ogni caso sia il paziente sia l’operatore devono proteggere la retina con idonei occhiali.
Risorse impiegate
  • Tempo impiego delle attrezzature: in base al tipo di effetto desiderato (antalgico o biostimolante) e alla sede di applicazione
  • Tempo di preparazione del paziente: 5 min.

MAGNETOTERAPIA

Definizione e Generalità

L’apparecchio per magnetoterapia è un dispositivo che genera un campo elettro-magnetico (CEM); tale campo magnetico po’ essere erogato in modo continuo o pulsato e, in tal caso, si parla di campo elttro-magnetico pulsato (CEMP).

Effetti
  • I CEMP possono avere un doppio effetto: iperemizzante e antiedemigeno
  • Nella magnetoterapia è prevalente l’effetto iperemizzante che favorirebbe l’osteogenesi (processi di crescita e di riparazione ossea)
Modalità di applicazione

ll campo magnetico può essere emesso da un solenoide di varie forme e dimensioni o da bobine o placche da contrapporre sul segmento di applicazione. Le diverse patologie da trattare guideranno l’operatore nella scelta dei parametri (frequenza, intensità di campo, tempi di applicazione).

Indicazioni
  • Stimolazione dell’osteogenesi (ritardi di consolidazione, osteoporosi)
  • Pseudoartrosi
  • Osteonecrosi dell’anca
  • di Perthes
  • Attecchimento innesti ossei
  • Tendiniti croniche
  • Artropatie (A.R., osteoartrosi)
Controindicazioni/precauzioni

Assolute

  • pace maker
  • gravidanza

Relative (solo sotto stretto controllo medico)

  • disturbi della coagulazione
  • versamenti ematici
Risorse impiegate
  • Tempo impiego delle attrezzature: in base al tipo di patologia da trattare
  • Tempo di preparazione del paziente: 5 min.

ULTRASUONOTERAPIA (US)

Definizione e Generalità

Gli US sono vibrazioni sonore a frequenza elevata generati dall’effetto piezoelettrico proprio dei cristalli di quarzo, ai quali venga applicata una carica elettrica.
La vibrazione del quarzo si traduce in una vibrazione acustica che si trasmette ai tessuti a livello extra ed intracellulare.

Effetti
  • Meccanico: micromassaggio e microcostrizioni con deformazione cellulare che si traduce in accelerazione del metabolismo e della mitosi cellulare
  • Termico:⇧ della vascolarizzazione, con iperemia e risposta infiammatoria
  • Chimico-fisico: flocculazione dei colloidi, eliminazione di gas, distruzione di batteri. Spiccato effetto fibrolitico.
  • Antalgico:⇧ della soglia del dolore (fibre dolorifiche di tipo C)
Modalità di applicazione
  • Gi US vengono somministrati attraverso trasduttori di dimensioni variabili
  • L’aria attenua gli ultrasuoni, per cui è necessario interporre un gel, olio di paraffina o alcune creme terapeutiche (sonoforesi) tra testina e tessuto. In alternativa, è possibile il trattamento in immersione (in una vaschetta con acqua). Questa modalità è consigliata per l’applicazione su segmenti corporei di forma irregolare (mano, piede, gomito).
Indicazioni
  • Sciatalgie e nevriti in genere
  • Periartriti e calcificazioni articolari stabilizzate
  • Epicondiliti
  • Artrosi (non in fase di acuzie)
  • Ematomi organizzati (per facilitarne il riassorbimaneto)
  • Spasmi muscolari
Controindicazioni/precauzioni
  • Malattie che comportano turbe della percezione termica.
  • Applicazioni su organi nobili, quali cuore, vasi e
  • Neoplasie
  • Malattie infettive contagiose (TBC)
  • Ritardi di consolidamento o pseudoartrosi
  • Epifisi in accrescimento
  • E’ consigliabile non trattare la griglia intercostale anterolaterale, l’addome e i segmenti con mezzi di sintesi endotessutali.
Risorse impiegate
  • Tempo impiego delle attrezzature: 10 min.
  • Tempo di preparazione del paziente: 5 min.
Terapie fisiche 22 Dicembre 2022